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sabato 30 agosto 2008

Confronto con la mamma e con i suoi pari

Mi chiedo se si possa rendere conto del risultato, poco estetico rispetto al mio, dei suoi lavori. Mi passa per la mente che lei possa sentirsi sminuita nel confronto con me. Superbimba non sa valutare quanto sia davvero brava a colorare giusta la carota (arancione il tubero, verde le foglie) anche se non riempie bene gli spazi di colore.



Questo pensiero mi è venuto guardandola colorare insieme al bambino di 3,5 anni che vediamo in spiaggia (Superbimba ne ha giusti due). E' un bambino davvero bravo, educato con principi simili ai miei (per quel che ho potuto capire, tra l'altro frequenta un asilo steineriano). Praticamente non c'è differenza nei loro "scarabocchi", a parte che bambino tiene la penna meglio di Superbimba.
Disegnando insieme al vicino di ombrellone, Superbimba si è divertita moltissimo ed il confronto tra i loro lavori era praticamente di pari bellezza. Il confronto con i suoi pari ci vuole, ci vuole per forza altrimenti Superbimba non può valutare correttamente i suoi risultati traendone la giusta soddisfazione o insoddisfazione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

già.. ottima riflessione! da tenere presente anche nelle vaire attività ludiche, dal semplice lanciare la palla a giochi più complessi... per nn dire della soddisfazione che può avere la tua Superbimba a insegnare qualcosa ai suoi amici!
Vivy

una mamma ha detto...

Beh, caspita, vuoi che una scelta di scuola familiare isoli una bimba al punto da non avere mai occasione di tirare una palla o fare un gioco cooperativo con coetanei... mica viviamo in un'isola deserta. E poi a scuola si "gioca"? La ricreazione quanto dura a scuola? 15 minuti mi pare.
La soddisfazione ludica di cui parli è uno degli scenari possibili, ma ce ne sono altri... Pensa alla frustrazione di essere esclusa dai giochi di gruppo per motivi tipo "unica bambina a parlare in italiano piuttosto che in dialetto" (esperienza chiaramente personale), o di sentirsi irrimediabilmente diversi perchè "unica bambina con la borsa a tracolla piuttosto che con lo zainetto" (sempre esp. pers., prima gita delle elementari).
Tutte energie distolte all'istruzione in senso stretto ed in quanto ai meccanismi del "gruppo" basta affrontare qualche episodio del genere per "capire" come funziona il meccanismo, non occorre esserci immersi da 4 a 16 anni, tutti i giorni. A meno che io non voglia essere certa che impari a difendersi offendendo, calunniando ecc... perchè se voglio che apprenda queste tecniche allora sì è solo a scuola che potrebbe impararle

una mamma ha detto...

rileggendomi mi sono accorta d'aver usato un tono un po' infervorato, scusa, ho apprezzato la tua visita e ho capito il senso amichevole del tuo commento. Rispondendo è la riflessione che mi ha acceso, a presto