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lunedì 3 novembre 2008

Pausa grafemi tratteggiati

Sul libro "Insegnare a leggere e scrivere" di Italo Cernera, è detto chiaramente che i processi con cui si impara a leggere non sono gli stessi di quelli con cui si impara a scrivere, i primi sono più simili all'apprendimento del linguaggio parlato, per scrivere entra in gioco tutto l'aspetto motorio e direzionale. In questo c'è accordo con quanto dice Glenn Doman: paradossalmente se a un bambino non si parlasse mai, ma si mostrassero parole scritte (ovviamente riferendole a cose) con caratteri molto grandi e ripetutamente, questo imparerebbe a leggere e non a parlare.

Dal momento in cui l'ho vista tener bene la penna ho fotocopiato dei tratteggi: onde, zig-zag, disegni da colorare (una barca con le vele, un castello...) e i numeri 1 e 2. Ho mescolato questi 6 fogli con gli altri album e riviste da colorare-tagliare. Anche se è riuscita in effetti a far qualcosa, mi pare che Superbimba abbia bisogno di familiarizzare con la sua nuova abilità con la penna senza forzature, schemi da seguire.... Mi pare che si stanchi, forse è perchè è davvero fisicamente impegnativo ricalcare i tratteggi , oltre che mentalmente. Tanto, ora che ha capito il meccanismo, non serve suggerirglielo ulteriormente: ho visto che prova a ricalcare i contorni di tutti i disegni anche se io non sono lì ad indicarglieli. Quando vede che sbaglia ed esce dal tratteggio, però, mi pare che si innervosisca, perciò ora (dopo pochi giorni e tre fogli in tutto), Stop! Per un po' i giochi coi pennarelli li dirige tutti lei. Assolutamente vietato stressarsi!
Via onde e grafemi, vada (e con riserva) per le barche a vela e i castelli.
...e poi per imparare grafemi e numeri ci vuole un contesto! Un contesto significativo che renda interessante saper scrivere quella parola. Senza un contesto stimolante i grafemi in sé sono noiosissimi.
Così leggo con calma il materiale che ho trovato a proposito della scrittura speculare. Da quanto ho visto fino ad ora, non lo fa proprio sempre: è stato sufficiente mettere un puntino rosso all'inizio del percorso ondulato (piuttosto che del numero 2) perchè lei lo facesse da sinistra a destra, come previsto. Pare sia molto comune nei bambini piccoli e che non desti preoccupazione fino alla seconda elementare (7-8 anni, Superbimba ne ha solo due) ed in concomitanza con altri sintomi. Già il fatto che Superbimba abbia imparato una filastrocca abbastanza lunga, i numeri fino a dieci (ora siamo alle prese con i giorni della settimana) elimina ogni preoccupazione.

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