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lunedì 25 gennaio 2010

Una pappa pronta, anzi due!

Due anni fa, al mare, un papà mi ha detto:"sì, ma se non mandi i bambini a scuola hanno la vita troppo facile, la pappa sempre pronta", la commessa di un negozio la scorsa estate:"non rischi che si abitui ad aver tutto fatto e preparato da te...".
A distanza di tutto questo tempo ho messo in ordine i miei pensieri per rispondere a queste osservazioni.
La pappa che si mangia
Il bambino che va a scuola al suo ritorno trova la casa in ordine, il letto fatto, i vestiti nei cassetti, la pappa pronta... e se non lo è finisce di cucinarsi mentre lui si sorbisce un po' di provvidenziale TV di intrattenimento. Il bambino ignora completamente che ciò ha richiesto molto lavoro, forse quando sarà grande (e quando, dopo quanti anni di scolarità?) potrà aiutare a preparare la tavola e tutti diranno "OH, che brava!".
I bambini scolarizzati sono estraniati da quel che è necessario fare per mandare avanti la casa, sono derubati del rendersi utili alla famiglia e del semplice aver cura delle proprie cose.
La pappa che si impara
Il bambino scolarizzato una volta seduto sul suo banchetto segue la lezione, se richiesto anche partecipa, riempie le sue schede ed esegue le consegne. Non sospetta quanto lavoro c'è dietro quelle consegne, non crederebbe che la lezione di un'ora ne ha richieste due o tre per essere preparata, non lo sfiora il pensiero che il maestro ha studiato tutta la vita per essere lì ad impartirgli pillole di sapere. Anche questa è un "pappa pronta".
A casa il bambino vede la mamma o il papà preparare la lezione per lui, magari partecipa alla ricerca del materiale, sa a priori che quel che gli verrà poi detto non è che una prima sommaria sintesi di quel che si potrebbe dire su un argomento...

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