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sabato 29 maggio 2010

Non c'è paragone

Chiunque ha dato ho preso ripetizione di una qualsiasi materia sa che in un paio d'ore si fa quello che il gruppo numeroso (classe) fa in tutta la settimana.
All'asilo una mia amica insegnante mi disse che pensava di far fare un mappamondo ai suoi allievi: le ho parlato del mappamondo di Superbimba. Da questo dialogo sono emersi questi punti di forza del lavoro fatto a casa.
Può essere molto più complesso. Mentre far fare qualsiasi cosa a 30 bambini richiede che il lavoro sia facile, semplice (pochi passaggi), e di sicuro immediato risultato (non può venire male, deve venire subito bene), il lavoro a casa può essere più complesso perchè il bambino può chiedere aiuto quante volte vuole e tutte le spiegazioni (non disturba nessuno, anzi), può richiedere molti passaggi (c'è tutto il tempo), può fallire.
L'eventualità del fallimento mi sembra importantisima, perchè in questo caso il bambino potrà pensare a una soluzione! Potrà fare dei tentativi, discuterà a voce alta le sue teorie...

Mappamondo in classe asilo: pallina di polistirolo dipinta con spugnette.
Mappamondo Superbimba: strappare i giornali, mettere la carta ridotta in pezzi in un catino, spappolarla con le mani nell'acqua, fare una palla con la poltiglia di carta e strizzare per quanto possibile, mettere ad asciugare su una finestra. Aspettare dei giorni che chi asciughi. Asciutta constatare che pesa pochissimo, colorarla.
Ho contato sette passaggi, ciascuno dei quali ha generato discorsi, domande e risposte.
Non so se esteticamente quello della classe di asilo sia venuto più bello, ma non c'è paragone...

2 commenti:

Viviana Terzulli ha detto...

sicuramente non si può paragonare il lavoro in gruppo al lavoro individuale (con la propria mamma!) sono due modalità diverse di approccio e di esecuzione del compito: è vero che da soli si è più seguiti, ma è altrettanto vero che i bimbi sanno anche aiutarsi in gruppo e lo sanno fare bene e che questo passaggio può essere davvero utile!! Senza contare poi che un'attività non necessariamente esclude l'altra... ci si diverte a scuola e ci si diverte a casa!!

una mamma ha detto...

Penso che l'ideale sia alternare momenti di lezione individuale a momenti di lavoro in gruppo.
Sì, una cosa non esclude l'altra.
Il fatto è che dal momento che inizia la scuola, questa assorbe tutte le energie dei bambini, energie che sarebbero meglio e più serenamente impiegate nell'ambiente familiare. Sì, al ritorno da scuola si possono fare lo stesso lavoretti o aiutare nei compiti scolastici, ma scegliere il libro di testo insieme, disegnare il piano di studi su misura, considerare il testo ministeriale il minimo delle competenze da acquisire in un anno... assolvere direttamente il diritto-dovere dell'istruzione vuol dire assicurarsi personalmente che i bambini sappiano cose che per te sono importanti o semplicemente belle, a proposito di valutazione: ai genitori che fanno homeschooling non servono i voti, basta constatare che il bambino sa.
Per me questo è il meglio che spero di offrire.