Pagine

giovedì 27 maggio 2010

Perché la rotazione di attività non funziona!

Mi sono decisa a superare il metodo con cui sono stata educata e istruita io, sempre in gruppi numerosi dove l’obiettivo è creare un gruppo omogeneo, fare insieme gli stessi passi ed il risultato non poteva che essere fare più cose abbastanza bene ma nessuna in modo davvero eccellente. L’osservazione di Superbimba mi porta a questo.
Superbimba non lavora un po’ per volta, ma di fronte ad una cosa nuova l’affronta tutta insieme in uno sforzo di concentrazione prolungato. Questo è il suo approccio spontaneo, il programmino tipo pagine/giorni va bene per me che sono adulta, lei se è interessata a una novità ci starebbe sopra fino allo sfinimento e la stressa, la annoia, è proprio frustrante per lei mettere via per continuare domani… una forzatura assurda mettere via per fare un’altra cosa.
Il suo spontaneo modo di “lavorare” si avvicina di più ai ritmi dell’università (un esame, uno sforzo puntiforme intenso, poi una pausa, poi sotto un’altra materia con un altro esame).
Ecco perché, dopo una pausa di riflessione (da metà gennaio!) in cui abbiamo fatto cose random senza alcuna programmazione, ho deciso di cambiare sistema. Il planner che mi sono fatta prevede un numero di giornate-attività da segnare per materia ma pongo solo un numero massimo per ciascuna materia, non prevedo più di cambiare materia seguendo una sequenza per creare una rotazione.
I giorni possono essere consecutivi o meno, non ha importanza.
Col tempo Superbimba stessa si porrà i suoi obiettivi valutando la sua stanchezza, il suo interesse.

Nessun commento: