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venerdì 22 febbraio 2013

Giornata unschooling

Oggi non abbiamo fatto assolutamente niente di scolastico.
E' stata una giornata facile, serena. Penso che sia molto più facile, uso un termine più forte, penso sia molto più comodo l'unschooling. Capirai che fatica. Oggi mi è stato proprio comodo, infatti.
Oggi sono stata da sola tutto il giorno.

Il papà, AdessoFacciamo, mi ha concesso precisamente 40 minuti per uscire a fare una spesa in bicicletta. Appena sono tornata è uscito di nuovo. Non ha nè pranzato nè cenato con noi, anche ora che scrivo non c'è. Con questi pensieri in testa figurarsi se avevo l'animo di far lezione. Ho fatto solo la mamma, come disse MammaLu mi sembra.

La scuola delle bambine oggi è stata solo di fare le brave bambine.
Domani porto a scuola la dichiarazione di scelta della scuola familiare per l'anno prossimo. La faccio perchè devo stare nei tempi della burocrazia, ma la nostra situazione familiare si è deteriorata e per continuare con tutti e tre devo almeno poter mangiare abbastanza e seduta + andare in bagno da sola, oppure dovrò diventare wonderwoman...

9 commenti:

MammaElly ha detto...

Cara "Unamamma", ti sto seguendo con accorata preoccupazione e sincero dispiacere. In bilico se commentare o "non metterci il dito", mi permetto solo di consigliare a te e tuo marito di parlare, parlare, parlare. Anche di notte, se necessario, fino al chiarimento. La scuola familiare -lo dice anche il nome stesso- è prima di tutto una scelta di vita e non solo "d'istruzione". E la vita dei bambini riguarda sia la mamma che il papà. Il rancore, la stanchezza, il voler andare avanti costi quel costi... forse sono un po' troppo. Scusami se sono stata indelicata. Buona giornata ed un abbraccio forte forte.

Pippi House ha detto...

Non so se l'unschooling sia poi tanto comodo... Vedo nelle mamme che lo praticano (non mi ci inserisco, le mie bimbe sono piccole, e' naturale che facciano un schooling) moltissima fiducia nei loro figli, nelle loro capacità di apprendimento... Forse non essere direttivi per noi adulti e' la cosa più difficile.
Mi spiace per queste giornate difficili, ma ti leggo piena di risorse!

una mamma ha detto...

@MammaElly
Hai perfettamente ragione. Tranquilla non "metti il dito" a sproposito, sono io che scrivo il post quindi, visto quel che ho scritto...
Volevo andare a parare prorpio su questo punto, infatti: così, non è giusto per i bambini. Se primanon sono serena io, noi genitori insieme, non si può andare avanti. E questo sebbene sulla scuola familiare il papà mi appoggi.
Devo ancora digerire l'appoggio incondizionalo a sua madre (la suocera) dello scorso anno, è da lì che nasce la crepa: mi ha minacciata di lasciarmi tutti TUTTI i giorni tra il terzo ed il sesto mese di gravidanza perchè io avevo trattato male la sua mamma...viglio dire... (so che tu avevi seguito anche quella crisi).
Il fatto è che perdonare è la via con i maggiori vantaggi: pensa i bambini, se non stessimo insieme e se li mandassimo anche a scuola (separati, in diverse scuole e classi). Devo digerire e perdonare, certo con queste giornate...

una mamma ha detto...

scusa gli errori, ho Stupendo in breccio

una mamma ha detto...

@pippi
Non conosco se non per web mamme che lo praticano, forse un paio con bambino in età scolare. Ho dei nipoti che mangiano solo e sempre cotoletta e patate fritte perchè la mamma teme che non mangino abbastanza e li asseconda con fiducia nei loro gusti: se hanno fame di quello vuol dire che va bene.
Fiducia va sempre bene? Una, e recentemente, mi ha detto che non le interessa se il bimbo impara a leggere anche a nove anni. Beh.
Lasciar dormire fin quando vogliono, assecondare, non ha voglia di matematica oggi. Benissimo. Nemmeno domani? Bene! Se non ne ha voglia per un anno va bene lo stesso? Se è arrivato a leggere da solo i cartelli a 3 anni, fa i conti + e - entro il 10 e un poco nella seconda decina a 5-6 anni e poi la fatica di andare oltre non la affronta il tempo passa. Perchè se un bambino è sano, i primi passi sono una passeggiata molto incoraggiante, uno pensa "ha imparato praticamente sa solo".
Un dettato o un pensiero, un problemino: adesso ci vuole da 1 a 2,5 ore con Superbimba. Pensa cosa sarebbe stata la mia giornata di ieri se Superbimba non avesse avuto "voglia" di fare queste cose. Sarebbe molto facile lasciarla così tutti tutti i giorni, pensa: potrebbe riuscirci persino una mamma separata.

MammaElly ha detto...

Sono lieta di non averti ferita. Ti rinnovo il mio abbraccio, la mia stima e la mia empatia.

Pippi House ha detto...

Ma l'unschooling non è questo! È imparare dalla quotidianità. Se vai al supermercato e fai il conto di quanto costano dieci mele non hai risolto un problema?
La fiducia nella loro capacità di autoregolazione su sonno e cibo io personalmente ce l'ho in pieno. Certo sta a me mettere a disposizione alternative sane.

una mamma ha detto...

Certo, se pensi che fare il conto della spesa sia il top di istruzione matematica che serve ai tuoi figli, fin lì non vedo difficoltà. Sicuramente ai nipoti di cui sopra non sono le alternative che mancano.
Il discorso facilmemnte degenera, lo so per esperienza. Simulazione: i bimbi (ma non neonati o infanti, facciamo 7 anni in poi)cominciano a star svegli fino a tardi e a svegliarsi il giorno successivo tardissimo, 11? diciamo 11.
Dove finisce la "fiducia" nei ritmi ed inizia "quando è comodo" lasciar fare così???
Se ti accontentassi del mio rispetto in senso lato per le opinioni altrui ti sarei grata, non ho voglia di litigare.

una mamma ha detto...

...e poi io non dicevo "pensa come sarebbe stata la mia giornata se avessi provato a fare il conto della spesa con Superbimba", infatti...