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sabato 26 luglio 2008

Esperienze di socializzazione

Visto che è questo il punto debole della scelta della scuola familiare, visto che già parlandone con alcuni amici e parenti è questo il punto che suscita più perplessità... in questo diario ci vuole una sezione apposita dove annotare le occasioni in cui Superbimba sta effettivamente con dei bambini. Posso dire praticamente tutti i giorni. Al mare ha imparato (fu un mio suggerimento) a prendersi una sua paletta e migrare negli olmbrelloni altrui dove vede "bimbi". Va al mare una cosa come 5 giorni su sette; ci sono poi i figli dei nostri amici (almeno tre bambini diversi li vede regolarmente una vola a settimana o più), una simpatica vicina di casa, qualche sera la babydance. Sarà il caso di registrare ogni contatto per poter più facilmente dimostrare che le occasioni non mancano, basta avere la buona volontà di uscire di casa apposta. Superbimba si dimostra ben disposta a stare con altri bambini, è felice di giocarci vicino-insieme, sa già alcune regole di coportamento "vitali" (il suo spazio, la sua paletta... ecc), rivolge la parola ai bambini proponendo dei giochi. Non è certo mia intenzione impedirle il contatto coi suoi "simili", non voglio una bimba attaccata alle mie gonne, spero che Superbimba cresca sicura di se, di quello che vuole o no, capace di discernere chi le vuole bene e chi no.

Esempio: un bimbo di un anno più grande è venuto nel nostro ombrellone non tanto per giocare insieme, ma per provocare una reazione in Superbimba in modo da avere l'occasione di picchiarla. Le mostrava dei giochi, quando lei faceva il gesto di prenderli glieli portava via in malo modo, oppure le rubava dalle mani le cose dicendo "adesso questo è mio". Era evidente che se lei avesse tentato di riprendersi il gioco lui l'avrebbe picchiata, cercava proprio questa situazione.
A Superbimba ho spiegato la situazione così come era: "questo bambino non vuole giocare con te con la sabbia, vuole fare la lotta ma è più grande di te e dovrebbe vergognarsi".
Dopo qualche tensione, che il bambino continuava a provocare di proposito sfidando ora anche noi mamme che guardavamo, i bambini sono stati allontanati con una qualche distrazione come scusa. Il bambino in questione, non era così prima di andare al nido dove (dice la sua mamma) deve aver visto o subito qualche prepotenza di troppo senza che un adulto intervenisse in difesa del più piccolo: ora i suoi genitori dovranno fare il doppio della fatica per insegnargli a stare con gli altri.

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