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mercoledì 1 ottobre 2008

In Svizzera fanno così

In questo articolo che riporto parzialmente (http://www.winterthur-leben.ch/it/pdf-vorsorge_2007-3_hochbegabung.pdf) ho trovato delle soluzioni con le quali concordo: se non altro in Svizzera il sistema scolastico prende in considerazione il talento, in Italia è praticamente ignorato se non inviso.

In genere si considera superdotato chi raggiunge un QI condiviso da, al massimo, il 2% del resto della popolazione. In Europa, ciò corrisponde a un QI di 130 o più.
Non si sa quanti bambini superdotati ci siano in Svizzera poiché questo dato non viene censito. Prendendo il 2% come punto di riferimento, 16000 dei ca. 800000 scolari risulterebbero superdotati. Quali caratteristiche contraddistinguono tali bambini? Iniziano a parlare presto, apprendono da soli a leggere tra 2 e 5 anni, nutrono interesse per la matematica, presentando un alto livello di logica e astrazione nei ragionamenti. Più avanti emerge che sono molto più curiosi della media, hanno un vasto repertorio di domande, lavorano volentieri indipendentemente e al proprio ritmo, si annoiano presto svolgendo compiti di «routine», si pongono obiettivi alti, sono autocritici e leggono molto.

Non tutti i genitori possono permettersi una scuola privata, e non tutti i bambini di talento ne hanno bisogno. È, invece, indispensabile la presenza di un insegnante che riconosca e prenda sul serio una predisposizione al di sopra della media, e che sostenga il bambino in tal senso.
Questa idea comincia ad affermarsi anche all’interno del sistema scolastico pubblico. I bambini superdotati non sono più un tabù. Circa 10 anni fa, i primi Cantoni hanno cominciato a elaborare apposite strategie di sostegno e d’incentivazione.
Il tutto è partito da una ricerca svolta dalla professoressa Margrit Stamm, in collaborazione con alcuni Cantoni della Svizzera tedesca, e da un rapporto pubblicato dal Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa dal titolo Begabungsförderung in der Volksschule – Umgang mit Heterogenität» (la promozione del talento nella scuola elementare – come affrontare l’eterogeneità). Ne è nata la rete per la promozione del talento «Netzwerk Begabungsförderung» che, oggi, coordina le iniziative promosse da 20 Cantoni.
«Le iniziative sono molto simili tra loro poiché sono nate insieme» così Silvia Grossenbacher, coordinatrice della rete.

Esse si basano su tre principi:
• «Acceleration» offre ai bambini particolarmente dotati di usufruire di una scolarizzazione precoce e la possibilità di saltare una classe.
• «Enrichment» è un’idea secondo la quale gli alunni superdotati non devono essere stimolati in separata sede ma possibilmente all’interno della propria classe e scuola (insegnamento individuale, ore supplementari in una materia in classi superiori, corsi d’incentivazione e corsi facoltativi ecc.). In alcuni Cantoni vengono, inoltre, offerti cosiddetti «Programmi pull-out» (corsi per gruppi di bambini provenienti da una stessa regione) oppure Mentoring» (incentivazione individuale).
• Per «Support» s’intende il sostegno aggiuntivo da parte del Cantone (per esempio il perfezionamento degli insegnanti).

«L’idea alla base di questi tre principi è quella di integrare e non di separare i bambini dal loro ambiente», sottolinea Silvia Grossenbacher.

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