Già, in tutti i sensi in cui si può esprimere il concetto di normalità: intelligenza, bellezza, altezza, classe sociale... il disabile ed il superdotato non sono bene accetti.
Questo è un estratto di un articolo che ho trovato sul sito http://www.eurotalent.it/
"Per permettere ad ogni bambino di crescere al meglio è sempre necessario rispettarne i tempi reali di sviluppo. In un insegnamento centrato sulla media, non sono rispettate le pari opportunità: alcuni bambini dovranno ripiegare le loro ali , altri tenteranno inutilmente di allargarle. L'insegnamento soprattutto nelle classi elementari - dovrebbe essere altamente differenziato. La scuola presuppone invece un andamento uguale per tutti, rigido di sviluppo intellettivo e psicomotorio.
Le lezioni scolastiche sono calibrate sulla media dei bambini. Il bambino superdotato si annoia profondamente alla ripetizione della stessa cosa, ai limiti imposti, all'impossibilità di porre tutte le domande che gli vengono spontanee. I suoi interventi spesso risultano disturbanti per la classe e gli insegnanti e provocano rimproveri e fastidio. La sua attenzione quindi cala.
I bambini superdotati si abituano a poter in breve tempo imparare ciò che gli altri devono studiare a lungo. In questo modo non imparano la fatica dello studio, non si accorgono dell'esistenza di argomenti "difficili", e il loro sapere è spesso superficiale e realizzato all'ultimo momento. Quando, nelle classi superiori, si trovano davanti a materie che richiedono uno studio approfondito e una complessa memorizzazione, sono spiazzati. Il non riuscire più a imparare in un attimo quanto richiesto, il non capire sempre tutto al volo, uniti all'ignoranza della disciplina dello studio, li fa sentire improvvisamente incapaci, spesso li deprime e li porta a troncare gli studi. Molti ragazzi che abbandonano gli studi sono superdotati."
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