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lunedì 18 agosto 2008

Minorenni suidici? Eppure erano bravi a scuola

Non sono stata una bimba superdotata, ma dotata sì (dotato e superdotato sono termini tecnici).
La media di Q. I. della popolazione è 110-120, temo di avere oltre 140 (a 36 anni e persino anonimamente mi vergogno a dire il numero esatto).
Per fortuna non sono un genio, già così per tutta l'adolescenza ho accarezzato il pensiero del suicidio.
Probabilmente, dotata lo era anche mia madre. E' una donna che non esito a definire totalmente asociale: malata cronica di un perfezionismo ansioso, ha avuto una unica figlia alla quale ha detto fin da subito "se una cosa io non riesco a farla, tu non devi nemmeno provarci". Lei per prima ha umiliato ogni mia capacità "sei superba, chi credi di essere?" e frustrato ogni mio slancio: se mi vedeva impegnata con gusto in qualcosa, sminuiva immediatamente quel che stavo facendo non perché lo facessi male, ma perché anche se l'avessi fatto benissimo era una cosa senza valore.
Nonostante ciò non è una stupida, maniaca sì (parte in quarta con deliranti discorsi sulla pulizia ad esempio...), ma stupida no. Mia madre per tutta la durata della scuola dell'obbligo soffrì di crisi di asma che richiedevano la maschera d'ossigeno durante la notte e facevano temere per la sua vita. Andò a scuola il minimo dei giorni indispensabili per non restare bocciata a causa delle troppe assenze, guarda caso le crisi passavano d'estate, guarda caso guarì completamente a 14 anni.

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