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giovedì 9 settembre 2010

Dopo tre anni senza televisione

Non è stato un atto eroico: la tv si è rotta e noi siamo un po' pigri, così dopo un paio di mesi senza ci siamo abituati a quel paio d'ore (un'ora sicuro, fossero anche solo i telegiornali) di vita in più. A pensarci oggi, dopo tre anni, mi sembra una condizione molto stressante mangiare pranzo e cena col telegiornale in sottofondo: mi servono quei minuti di conversazione con tutta la famiglia.

So quello che succede nel mondo da altre fonti: agenzie di stampa (ansa per dire), giornali (io stessa lavoro in un giornale locale)...
Ecco, voglio dire in questo post che la mia sensibilità è cambiata, in meglio credo. Di fronte a molte notizie partecipo con una maggiore empatia ed il mio concetto di "mondo" si è rimpicciolito ed espanso allo stesso tempo. Con ordine:
sensibilità, empatia: notizie tragiche tipo il bambino massacrato di botte dalla sua mamma mi fanno svenire, i minatori del Cile che dicono il Rosario sepolti vivi mi commuovono profondamente, i milioni di alluvionati del Pakistan e tutte le altre tragedie del mondo mi turbano davvero e me le porto dentro (con una preghiera almeno) non per un giorno, sono nei MIEI ricordi come Jennifer, giovane mamma sepolta viva con in grembo il suo bambino che doveva nascere più o meno lo stesso giorno di mia figlia.
Alla tv, in una decina di minuti ti buttano addosso tutto e la quantità di "ansia" ingurgitata quotidianamente si alza inesorabilmente. "Cose che capitano" ti dici dentro di te, e qui sta la parte alienante della tv "cose che capitano AGLI ALTRI".
un mondo più piccolo: il mio mondo è costituito dalle relazioni REALI che attraverso nel mio vivere quotidiano, appassionarsi e seguire una telenovela o una fiction, un reality, è una pura perdita di tempo ed energie relazionali (conio or ora questo concetto).
un orizzonte di possibilità più vasto: a guardare la tv sembra che il 90% dell'umanità sia costituita da adolescenti e giovani che, per di più, hanno già tutto. Il tempo scorre, le generazioni si susseguono e si accavallano. Non c'è differenza tra la mamma che dà il seno al suo bambino oggi, mille anni fa, qui o nella giungla. Potevo fare l'esempio sul papà naturalmente.
E tutto quello che i padri e le madri fanno e hanno fatto per vivere si può fare ancora. La forza della famiglia è che, se serve, può imparare a fare qualsiasi cosa.

3 commenti:

Mamma Michela ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te,anche noi sono anni che non abbiamo la tv e stiamo benissimo senza,il pranzo e la cena poi sono un momento di ritrovo e di risate...mia figlia di 14 anni dice spesso di esser felice che non guardiamo la tv e non nè sente per niente la mancanza.

Mamma_volipindarici ha detto...

Ciao,
sono approdata ieri su questo blog e ne sono felice.
Condivido in pieno ciò che dici, da mesi sto tentando di abolirla ma il mio lui, appena arriva a casa, è in preda ad un automatismo raggelante : dritto verso la tv! Durante la giornata, invece, il mio cucciolo ed io nemmeno ci ricordiamo della sua esistenza.

Complimenti per il blog!!

Anonimo ha detto...

mia moglie è modesta,è vero che si è rotta la televisione ma è anche vero che non meno di tre spggetti ( a partire dai suoceri) ce la volevano regalare e noi abbiamo sempre rifiutato,non siamo eroici però siamo riusciti a non averne più in casa.Non lo se se questo vuol dire essere bravi genitori però mi sembra,ripeto,mi sembra che è sicuramente meglio che annullarsi la mente, con il massimo rispetto di chi si rilassa davanti ad un ottimo film o una buona trasmissione.
Il marito.
Vi ringrazio dei complimenti che fate a mia moglie,vi assicuro che si impegna molto.
Speriamo bene